L’Italia è un’eccellenza nell’industria alimentare in tutto il mondo. Le caratteristiche nel nostro Paese sono numerose e variegate. Basta pensare che in questa macro categoria abbiamo le industrie che preparano alimenti freschi, quelle che producono prodotti di conserva e altre che trasformano gli alimenti freschi in prodotti a lunga conservazione. Ci sono poi le industrie che producono ingredienti che vengono utilizzati per la preparazione di alimenti e le industrie che producono alimenti pronti da consumare.
Alla luce di questo, risulta estremamente complicato il tentativo di racchiudere tutte le diverse tipologie sotto un’univoca classificazione di rischio in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro.
È infatti una prevista un’analisi del rischio specifica, sia riguardo ai rischi ai quali sono esposti i lavoratori, che a quelli relativi a sicurezza e igiene degli alimenti.
Per quanto concerne la valutazione del rischio di esposizione degli operatori viene effettuata un’analisi dei rischi sui luoghi di lavoro, con particolare attenzione ad alcune tipologie di rischio ben definite ed alla stessa progettazione e realizzazione dei luoghi di lavoro come previsto dal Titolo II del D.Lgs 81/08.
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I rischi sui luoghi di lavoro
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Sicurezza e igiene degli alimenti
I rischi sui luoghi di lavoro.
La valutazione dei rischi deve tener contro innanzitutto di quelli dovuti all’utilizzo di macchine e strumenti. La moderne macchine, come le insaccatrici, affettatrici, mungitrici, e per il sollevamento, sono esempi di quanto la tecnologia fornisca strumenti per agevolare le attività degli operatori dell’industria alimentare. Gli operatori devono dunque essere formati circa il loro utilizzo in sicurezza ed ottenere le misure di protezione individuale. Le macchine devono ricevere una manutenzione periodica, controllo e revisione.
Altri rischi collegati sono quelli derivanti dai movimenti ripetitivi e dalla movimentazione manuale dei carichi, l’esposizione a sorgenti rumorose, a sostanze tossiche ed i rischi di tipo biologico. A questo va prestata particolare attenzione a causa della possibilità concreta di trasmissione dell’agente patogeno dall’operatore al preparato alimentare.
Sicurezza e igiene degli alimenti
Il regolamento CE 852/2004, che iscpira tutte le procedure igienico sanitarie relative alla produzione e commercializzazione degli alimenti, entrato in vigore in italia ad inizio 2006, regola gli aspetti igienici dell’alimento in tutte le sue fasi: produzione, lavorazione, confezionamento, distribuzione, deposito, vendita e somministrazione.
L’obbligo di tenere sotto controllo le proprie produzioni deriva dal programma di autocontrollo voluto dal regolamento, in ogni passaggio della filiera della produzione animale. Per ognuna delle fasi devono esser adottate misure generali in materia di igiene e devono venir applicati i protocolli
HACCP (
Hazard analysis and critical control points), il sistema che ha lo scopo di garantire l’applicazione dell’autocontrollo in modo sistematico ed efficace, peculiarità delle attività del settore post-primario, per le quali c’è l’obbligo.
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